Disturbo borderline della personalità
Il disturbo borderline di personalità è un disturbo della personalità caratterizzato da pensieri e comportamenti inadeguati che si presentano in maniera pervasiva e netta, coinvolgendo differenti sfere della vita di una persona, che non ha piena consapevolezza del fatto che il suo modo di fare e di pensare siano problematici per gli altri. Questo disturbo è molto vario ma consta di due nuclei fondamentali: quello delle emozioni e quello delle relazioni.
Per quanto riguarda le emozioni, bisogna dire che il disturbo borderline di personalità presenta una instabilità psicologica decisamente marcata, e può condurre in alcuni casi a stati mentali di vuoto o di caos emotivo irrefrenabile.
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I soggetti affetti da disturbo borderline di personalità cercano di controllare questi stati e di evitarli, perché ne hanno paura, sebbene talvolta le strategie applicate si rivelano essere negative. Le reazioni agli stati di vuoto o caos possono ad esempio comprendere azioni rabbiose, gesti autolesionisti, assunzione di sostanze allo scopo di sentirsi vivi o al sicuro.
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Le relazioni personali di chi è affetto da questa patologia sono anch’esse instabili, in quanto il soggetto si concentra sul riconoscere la sensazione di essere respinto e cerca di evitarla. Per questo motivo i soggetti interessati sono apprensivi ed interpretano ogni segnale come un leggero distacco o minaccia di abbandono, e per tale motivo tendono ad essere particolarmente controllanti o paranoici all’interno della relazione.
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Diagnosi del disturbo borderline di personalità
La diagnosi del disturbo borderline di personalità consente di stabilire la gravità dello stesso e le aree dalle quali si caratterizza. Il suo livello viene definito in base alla compromissione di sé e dalle difficoltà di intraprendere o mantenere una relazione a causa della preoccupazione di essere rifiutati. In seconda analisi, viene analizzata la precarietà emotiva del soggetto e la sua sintomatologia depressiva, nonché la tendenza ai comportamenti pericolosi ed ostili. Questi tratti devono essere stabili nel tempo e non imputabili a caratteristiche di tipo socio culturale o all’utilizzo di sostanze.
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Alcuni studi si sono concentrati infine sul ruolo che assume la componente genetica nell’evoluzione del disturbo borderline di personalità, sostenendone l’eredità per il 50% circa. Altri studi invece, sostengono che vi sia una trasmissibilità solo per alcune componenti (ad esempio l’impulsività) ma non del tutto il disturbo borderline.
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Trova risposta al tuo disagio, contatta lo psicologo
In tutti questi casi il supporto di uno psicologo è di prezioso aiuto per consentire al paziente di affrontare le situazioni che sono in grado di generare disturbi borderline della personalità ed imparare a gestirle e controllarle, così da lavorare efficacemente anche sui disagi che possano presentarsi in futuro e tornare ad affrontare serenamente la vita.
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Dott.ssa Lucia Russo – Psicologo e psicoterapeuta – Firenze
Via della Rondinella, 66/1 – Cel. 331 9396070